KOMOREBI

Questa bellissima e intensa parola giapponese significa: la luce del sole che filtra attraverso le foglie degli alberi. Hai presente quella sensazione di profonda pace interiore e benessere che ci invade quando trascorriamo una giornata di sole nella natura? A livello culturale, esprime uno stato d’animo e ci incoraggia a cercare la luce anche nell’ombra e nell’oscurità, insegnandoci a vivere il presente e ad ambire alla serenità interiore. Come la luce che danza tra le foglie, anche noi possiamo imparare a vivere con grazia, apprezzando i piccoli momenti di passaggio che rivelano la vera bellezza: quella delle piccole cose che squarciano il buio e alleviano la malinconia e l’ansia.

Komorebi esprime molto bene l’effetto stupefacente che possiamo osservare quando ci immergiamo in parchi e foreste, ora che la natura è ritornata a svelare la sua inarrestabile vitalità primaverile. Ritornare in natura con i sensi aperti e con il corpo desideroso di muoversi e di percepire anche dentro di noi l’energia che fluisce e governa la nostra esistenza: questo è il richiamo che, come ogni anno, ritorna a farsi sentire profondamente e a spingerci “fuori”.

In questo momento è ancora più facile percepire che la vita è una manifestazione dell’energia. Noi siamo parte della natura ed essa è animata da complesse reazioni biologiche a cui uomini, animali e vegetali partecipano per creare il nostro ambiente sempre in evoluzione.

In questa danza planetaria alberi e uomini sono profondamente legati, e non solo per ragioni ambientali o di sopravvivenza. Esiste una relazione elettromagnetica, una forma di energia con mille sfaccettuature che possiamo ricevere dagli alberi per il nostro benessere, e un’altra che possiamo rendere loro, in certe condizioni. In questa relazione uomo-natura è forte la convinzione che il contatto con le piante abbia un effetto positivo sulla salute fisica e mentale dell’uomo. Sono numerose le ricerche nell’ambito della psicologia e della psicofisiologia che dimostrano come l’esposizione agli ambienti naturali in generale, e ai giardini terapeutici in particolare (healing garden), consenta il recupero dalla fatica attenzionale e dallo stress psicofisiologico https://www.marconieri.com/

Nel giardino di Villa Monacelli, realizzato con il metodo del “Bioenergetic Landscape” è possibile massimizzare i benefici che si ottengono dal contatto con le piante collocate in specifiche posizioni. Questo permette di offrire agli ospiti della Villa una più profonda connessione con la natura a livello fisico, chimico, psicologico ed emozionale che dà come risultato un maggior benessere https://www.villamonacelli.it/posizione-benessere/. Da qui nasce il concetto di salute olistica che verrà trattato nel prossimo blog.

 

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